Passagers Clandestins

Testo e regia Philippe Genty con la collaborazione di Mary Underwood, scena marionette ed accessori Gill Hope, Martin Rezard e Marc Boisson, musica Ian Mc Donald, luci Phil Lethlean, con Sonia Enquin, Fabrizio Ghiodetti, Meredith Kitchen, Abel Peraudin, Stéphanie Taillandier.
"Passagers Clandestins", regia di Philippe Genty, è animato da quattro mini - ballerini - contorsionisti dalle capacità straordinarie. I passeggeri clandestini, cui allude il titolo, sono i fantasmi, i sogni, le ambizioni, gli incubi che popolano la mente di un essere umano, tradotti in movimenti, coreografie, effetti magici. Il filo conduttore stilistico è la grande pittura moderna con un occhio di riguardo al surrealismo di Renè Magritte, ma con citazioni anche da Salvator Dalì e dall'Optical Art. Il tutto immerso in un'atmosfera di dolce sogno, in cui la dimensione dello spazio scenico si amplia o rimpicciolisce, da luogo a nani e giganti che sembrano sorgere e scomparire dal nulla. Capita raramente di assistere ad uno spettacolo in cui il teatro diventa veramente luogo magico e fantastico.

 

 

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