Regia: Christopher Hampton; sceneggiatura: Christopher Hampton; interpreti: Antonio Banderas, Emma Thompson, Maria Canalas, Ruben Blades; fotografia: Guillermo Navarro; scenografia: Barbara Perez-Solero; musica: George Fenton; montaggio: George Akers; produzione: Geoffrey C. Lands, Michael Peyser, Santiago Pozo, Diane Sillan; nazionalità: USA; anno di produzione: 2003; dDurata: 103 min.
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Buenos Aires 1976. Due intellettuali - lui dirige un teatro per ragazzi, lei è una giornalista - assistono inorriditi alla continua scomparsa d’amici e oppositori politici del governo golpista. Lei scrive un articolo su questi fatti ed è subito prelevata dai militari, torturata e relegata in una fattoria sperduta nella campagna. Lui si mette a cercarla, frequenta i parenti d’altri desparecidos e scopre di avere poteri che gli consentono di vedere che cosa è accaduto o sta accadendo alle vittime. Per punirlo gli rapiscono la figlia la violentano e torturano. Qualche anno dopo, ritornata la democrazia, i due si ritrovano. Christopher Hampton (Carrington, 1995 – L’agente segreto, 1996) firma, con Immagini (Imagining Argentina), un film che si stenta a decidere se più oltraggioso o sciocco. Insultante per il grande dramma delle decine di migliaia d’argentini imprigionati, torturati e uccisi dagli scherani del Generale Videla durante la dittatura militare che oppresse il paese fra il 1976 e il 1981. Una tragedia che qui è ridotta a scombinato melodramma, ma raccontato e peggio costruito. Un film stupido perché afflitto da effetti comici, recitazione penosa, racconto zoppicante. Come dire: meglio girare al largo.
