Kill Bill - Volume 1

Regia: Quentin Tarantino; sceneggiatura: Quentin Tarantino, Uma Thurman; interpreti: Uma Thurman,  David Carradine, Lucy Liu, Daryl Hannah, Vivica A. Fox, Michael Madsen, Michael Parks, Sonny Chiba, Chiaki Kuriyama, Julie Dreyfus, Chia Hui Liu, Jun Kunimura, Kazuki Kitamura; produttori: Lawrence Bender, Koko Maeda, Dede Nickerson, Erica Steinberg, Quentin Tarantino, E. Bennett Walsh, Weinstein, Harvey Weinstein, musica originale: The RZA, D.A. Young, Luis Enríquez Bacalov, Charles Bernstein, Bernard Herrmann, Al Hirt, Tomoyasu Hotei, Quincy Jones, Ennio Morricone; fotografia: Robert Richardson; montaggio: Sally Menke; ricerca attori: Johanna Ray Production; scenografia: Yohei Taneda, David Wasco; direzione artistica: Daniel Bradford; arredatore: Sandy Reynolds-Wasco; costumi: Kumiko Ogawa, Catherine Marie Thomas; società di produzione: Miramax Films, A Band Apart, Super Cool ManChu; nazionalità: USA - Giappone; anno di produzione: 2003; durata: 111 min.

URL: http://www.imdb.com/title/tt0266697/
URL: http://www.kill-bill.com/
 
TRAILER

Kill Bill di Quentin Tarantino è, fra i film degli ultimi anni, quello che su cui più si sono accese le luci della macchina promozionale dei media. Lungamente atteso, costato moltissimo, girato in Giappone e negli Stati Uniti, oggetto di mirate anticipazioni e curiosità interessate, è un film in due parti, per un totale di oltre tre ore, di cui esce ora il primo capitolo. Logica vuole che a parlarne si aspetti allorché sarà presentata, a febbraio, la seconda tranche. Per quanto riguarda questo primo momento si può solo dire che vi dominano le passioni cinematografiche, saremmo per scrivere, le ossessioni del regista che, come si sa, va matto per i film di kung fu, gli western spaghetti e, più in generale, il cinema sanguinolento di serie B. E’ una predilezione che va oltre la scelta dei temi e delle immagini per coinvolgere la musica, le situazioni, il modo stesso di girare. La storia è nota: una donna killer è aggredita il giorno delle nozze dai suoi ex – compagni d’omicidi inviati dal capo della banda, ex amante della giovane, che vuole vendicarsi di essere stato abbandonato per un altro. La chiesa in cui si sta celebrando il matrimonio è teatro di una vera e propria mattanza che lascia sul terreno tutti i partecipanti alla cerimonia, compresa la sposa. La donna, creduta morta, in realtà è in coma. Crederà di aver perso la figlia che porta in grembo, il cui padre è il mandante della strage, e finirà in un letto per quattro anni. Uscirà dal coma giusto in tempo per uccidere in modo truce sia il bellimbusto che stava per approfittare del suo corpo, sia l’infermiere che l’aveva venduta per anni. Da questo punto in poi è un susseguirsi di duelli e ammazzamenti cui la rediviva si dedica per saldare i conti con gli assassini del marito. Il sangue scorre a fiumi e gli scontri alternano coltelli, spade e pistole, ci si batte facendo capriole, salti in alto, rotolamenti vari. Kill Bill è fatto per un gruppo preciso di spettatori, gli altri si dividono fra annoiati e disgustati dal diluvio di sangue e violenza. Per quanto ci riguarda tendiamo più all’indifferenza, alla noia e alla delusione per la dissipazione di capacità registiche non banali, qui messe al servizio di un’operazione ripetitiva e sostanzialmente inutile. In ogni caso, vediamo la seconda parte e poi giudicheremo.

 
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