La fabbrica del cioccolato (Charlie and the Chocolate Factory)

Regia: Tim Burton; soggetto dal libro di Roald Dahl; sceneggiatura: John August; interpreti: Johnny Depp, Freddie Highmore, David Kelly, Helena Bonham Carter, Noah Taylor, Missi Pyle; produttori: Bruce Berman, Brenda Berrisford, Graham Burke, Liccy Dahl, Katterli Frauenfelder, Derek Frey, Brad Grey, Patrick McCormick, Michael Siegel, Richard D. Zanuck; musica: Danny Elfman; fotografia: Philippe Rousselot; montaggio: Chris Lebenzon; ricerca attori: Susie Figgis; scenografo: Alex McDowell; direzione artistica: François Audouy, Matthew Gray, Sean Haworth, James Lewis, Andy Nicholson, Kevin Phipps, Stuart Rose, Leslie Tomkins; arredatore: Peter Young; costumi: Allan McCosky, Gabriella Pescucci; società produttrici: Warner Bros., Village Roadshow Pictures, The Zanuck Company, Plan B Entertainment; nazionalità: USA; anno di produzione: 2005; durata: 115 min.

URL: http://www.imdb.com/title/tt0367594/
URL: http://chocolatefactorymovie.warnerbros.com/
TRAILER

Tim Burton ha diretto questo remake del film che Mel Stuart ha tratto, nel 1971, dal libro Willy Wonka & the Chocolate Factory, interprete Gene Wilder, puntando sulla tecnologia, la fantasia che tende al macabro, i grandi effetti speciali. Il testo di partenza è un famoso libro per bambini in cui si racconta la storia di un ragazzo che, assieme ad altri cinque fortunati, vince il diritto di visitare una misteriosissima fabbrica di cioccolato sul cui funzionamento non trapela alcuna notizia da molti anni. I cinque piccoli e i loro accompagnatori si troveranno in una sorta d’universo surreale, interamente governato da macchine accudite da nanerottoli esotici. Lo scopo dell’invito è quello di scegliere un’erede al proprietario dell’azienda, un adulto che non ha mai superato i traumi infantili. Naturalmente, anche se all’inizio non lo sanno, i cinque piccoli concorrenti fanno di tutto per superarsi, finendo eliminati uno ad uno tranne il più povero fra loro. Tuttavia quando il magnate gli offrirà di prendere il suo posto rinunciando alla famiglia, il piccolo sentimentale e giudizioso, rifiuterà facendo rinsavire, con il suo esempio, anche il ricco bizzoso. Il film, maggiore successo della stagione, è tutto nelle immagini strane e nelle sequenze iperspettacolari, un ricco menù visivo che, alla resa dei conti, maschera un pericoloso vuoto di vera fantasia.

 
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