Ubriaco d’amore (Punch-Drunk Love)

Regia: Paul Thomas Anderson; sceneggiatura: Paul Thomas Anderson; interpreti:  Adam Sandler,  Emily Watson,  Philip Seymour Hoffman, Luis Guzmán,  Jason Andrews, Don McManus, David Schrempf, Seann Conway, Rico Bueno,Hazel Mailloux; produttor:  Paul Thomas Anderson, Daniel P. Collins, Daniel Lupi, Joanne Sellar; musica originale Jon Brion; fotografia:  Robert Elswit; montaggio:  Leslie Jones; ricareca attori: Cassandra Kulukundis; scenografo: William Arnold; direzioine artistica: Sue Chan; arredatori: Jay Hart,  Lori A. Noyes; costumi:  Mark Bridges; società produttrici:  Ghoulardi Film Company, New Line Cinema, Revolution Studios; nazionalità: USA; anno di produione: 2002;  durata: 95 min.

URL: http://us.imdb.com/Title?0272338
URL: http://www.punchdrunklove.com/noflash/index.html
TRAILER

Ubriaco d’amore di Paul Thomas Anderson è una storia molto americana, realizzata in modo davvero originale. Il regista del non dimenticato “Magnolia”, ci presenta un giovanotto la cui eccentricità rasenta la follia. Barry è il titolare di una piccola azienda di Los Angeles che distribuisce cianfrusaglie. Ha sette sorelle che vorrebbero accasarlo ad ogni costo e ha anche la mania di spaccare vetrate e, quando si arrabbia, distruggere tutto ciò che gli capita a tiro. Una sera, vittima della solitudine, chiama un telefono erotico dichiarando il numero della sua carta di credito. Inizia per lui un vero calvario con ricatti e pestaggi da parte dell’organizzazione che gestisce questo triste commercio. Nello stesso tempo incontra una ragazza, amica di una delle sue sorelle, e se ne innamora. Preda d’assurde manie decide, anche, di raccogliere i punti premio inseriti in una promozione alimentare, avendo notato che essi danno diritto ad un numero elevatissimo di "miglia” di volo gratuito. Le tre facce della storia s’intrecciano, sino ad una sorta d’esplosione finale in cui massacra i suoi persecutori e parte felice con la dolce ragazza. E’ un film ironico, girato splendidamente e racconta, sotto l’aspetto di una commedia, l’esplodere della follia urbana. Come già capitava in “Magnolia”, non c’è razionalità nel comportamento di questi personaggi succubi di feroci ossessioni. Basterebbe l’inizio, con l’automobile in corsa che esplode nelle strade semideserte senza che nessuno se ne preoccupi, per darci la misura di una violenza folle e diffusa in cui siamo immersi in modo crescente e continuo e della quale quasi non ci accorgiamo.

 
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