Testo di Bernard Slade; versione italiana: Nino Marino; regia: Patrick Rossi Gastaldi; scene: Alessandro Chiti; costumi: Mariolina Bono; consulenza musicale e musiche originali: Cinzia Gangarella; interpreti: Marco Columbro, Maria Amelia Monti.
Bernard Slade è un canadese che ha avuto molto successo negli Stati Uniti come attore, autore di telefilm, commediografo. Il suo primo lavoro per il palcoscenico, "Alla stessa ora Il prossimo anno", è andato in scena a Broadway nel 1975 ed è stato portato sullo schermo tre anni dopo da Robert Mulligan. La storia che vi si racconta è piuttosto originale. Due amanti decidono di darsi appuntamento ogni anno, nello stesso giorno e nel medesimo albergo. Si parte dal 1951 e si arriva sino al 1975. Venticinque appuntamenti e un quarto di secolo di vita americana: dal terrore atomico, allo sbarco sulla luna, alla guerra del Viet Nam, attraverso la contestazione studentesca, le lotte per l'integrazione razziale, il boom della psicoanalisi e via elencando. E' anche lo spaccato di due vite, dalla povertà al successo economico, alla delusione per un vuoto esistenziale nascosto male da una cascata di merci. Patrick Rossi Gastaldi propone una versione di questo testo, interpreti Marco Columbro e Maria Amelia Monti, in cui lo sguardo è puntato più sulla risata che sulla critica sociale, più sui lazzi degli attori che sulla malinconia per lo scorrere del tempo. Quello umano come quello sociale. Le fotografie d'epoca, proiettate fra un incontro e l'altro, dovrebbero collegare la storia di George e Doirs a quella degli Stati Uniti, ma servono solo per abbellire, con un pizzico, di civetteria, una farsa piacevole e ben orchestrata, ma ben poco rappresentativa di un tempo tumultuoso e tragico.

 

 

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