Carmen de los Corrales

Rielaborazione Musicale da Carmen di Bizet di Daniel Pacitti; regia di Eduardo Casullo; coreografia Koky e Pajarìn Saavedra; scene Carmen Castañòn; costumi Mariela Daga e Azelio Polo; interpreti: Balletto Nuevo Arte Nativo; coreografi e ballerini: Koki Saavedra, Pajarìn Saavedra, Soledad Argañaraz Raiden, Valeria Garcia, Carla Stechina, Alcides Barua, Rafael Cabello, Nestor Pastorive; ballerina di Flamenco: Sibila Miatello; voci liriche: Celina Torres, Miria Adriani, Fernando Chalabe, Miguel Sànchez, Claudia Montagna, Sonia Stelman,  Alberto Jauregui Lorda,  Mauricio Thibaud.

  URL: http://it.news.yahoo.com/030425/201/29j6e.html

Lo spettacolo che Daniel Pacitti ha tratto dalla Carmen di Georges Bizet, (1838 - 1875), ha il sapore delle portate servite nei grandi ristoranti in cui si pratica la cosiddetta cucina internazionale: c’è un po’ di tutto, ma sia che si ordini pastasciutta o bistecca, il sapore è sempre lo stesso. In questo caso il complesso argentino Compagnia Nuevo Arte Nativo ha offerto una struttura base in cui le liriche si uniscono a tanghi e altri balli popolari. Purtroppo ogni cosa rimane a se stante alcuna fusione in un progetto capace d’offrire uno scenario originale. Il medesimo discorso vale per le voci, che restano notevolmente al disotto della sonorità richiesta. L’impostazione di Daniel Pacitti, poi, appare quanto meno superficiale. L’aver trasferito la vicenda dalla metà dell’ottocento europeo agli anni 20 del novecento, dalla manifattura tabacchi di una cittadina della provincia spagnola ai macelli di Buenos Aires, appare del tutto ingiustificato privo com’è di una qualsiasi motivazione estetica o tematica. Il musicista ottocentesco prese spunto da una testo di Prosper Mérimée per realizzare un’opera di pura fantasia e ricca di possibilità di lettura. Non a caso Carmen è stata vista come vittima e simbolo del fato, femminista, donna di grandi passioni, ribelle alle convenzioni, rivoltoso che si beffa di legge e ordine. L’averla trasformata in semi prostituta sconcerta senza ragione e fa traballare l’intera struttura dello spettacolo. Coreografie professionalmente corrette, interpretazioni modeste.

 
Valutazione: 1 2 3 4 5