Cirano di Bergerac

Testo: Edmond Rostand (1868 - 1918); regia: Corrado d'Elia; scene Fabrizio Palla; luci: Karun Grasso; audio:Roberto Finizio; interpreti: Federica Bognetti, Gianlorenzo Brambilla, Corrado d'Elia, Alessandro Pazzi, Elisa Pella, Roberto Martinelli, Marco Brambilla, Alessandro Fantinat, Fabio Paroni, Valentina Paiano, Maurizio Suraci.

URL: http://www.teatripossibili.it/spettacolo.php?titolo=TP_Cirano

Cyrano de Bergerac, il guascone dal naso enorme, è una delle figure più note del teatro di fine ottocento. Edmond Rostand scrisse questo testo ispirandosi ad un personaggio realmente esistito nella prima metà del seicento e ottenendo un enorme successo destinato, purtroppo a rimanere unico nella sua carriera. La storia racconta il tormento di un brutto e poetico spadaccino che, innamorato della bellissima cugina, si accontenta di restarle vicino suggerendo frasi e lettere al bel giovane da lei amato. L’edizione dell’opera, realizzata ben otto anni or sono da Corrado D’Elia per conto della giovane compagnia Teatri Possibili, veste i personaggi in panni semimoderni, da qui la sostituzione della y del nome originale con una i, ed è letta con spirito giovanilista. Il centro del discorso diventa il conflitto fra l’indipendenza, l’individualità contrapposte alla cortigianeria e all’arroganza del potere. In questo la morte di Cirano assume il valore di una sconfitta, ineluttabile, ma aureolata di grandezza. Lo spettacolo mostra una bella e geniale coerenza nella prima parte, che è ricca di verve e trovate. La seconda, invece, ripiega su binari meno originali.

 
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