Donne, Santi, Checche, Teatranti e Coribanti

Testi di Copi rielaborati da Tonino Conte, regia Tonino Conte, scene e costumi, con .

Tonino Conte rende omaggio a Raul Damonte, in arte Copi, con uno spettacolo in tre parti. Nel primo tempo il regista, in questo caso anche autore, mette in scena nove donne chiacchierano di sesso e cose domestiche, impastano un uomo, lo fanno vivere e lo seguono nel suo divenire: Adamo, Ercole, Gesù. Un essere complesso e spesso in conflitto con la sua ambivalenza. La seconda parte riempie l'intervallo con l'animazione di alcune vignette della serie "donna seduta che parla con un pollo", mentre la terza propone un testo scritto da Copi nel 1971: "L'omosessuale o la difficoltà di esprimersi". Si parte da una situazione tipo "Tre sorelle" di Cechov per rovesciarla dall'interno, sostituendo i rovelli psicologici a terribili discorsi e contese su sessi trapiantati, arti spezzati, incontinenza. Il primo momento desta una certa perplessità per il modo con cui Tonino Conte sorvola sia sul senso politico del lavoro di Copi, sia sul suo unire ironico e grottesco, sberleffo e senso di morte. Elementi che ritroviamo, invece, nella terza parte dello spettacolo, sicuramente la più riuscita e interessante.

 

 

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