Gli innamorati

Testo di: Carlo Goldoni (1707 - 1793); regia: Massino Castri; scene e costumi: Claudia Calvaresi; interpreti: Mario Valgoi, Elisabetta Valgoi, Alvia Reale, Pierluigi Corallo, Michela Cadel, Luciano Roman, Mauro Malinverno, Stefania Felicioli, Miro Bandoni, Milutin Dapcevic.
Massimo Castri legge "Gli innamorati" di Carlo Goldoni come testo di snodo fra il Goldoni critico dell'aristocrazia e quello deluso e amareggiato dall'incapacità della borghesia di farsi classe di governo. Un percorso che apre la strada a testi importanti come "I rusteghi" e "La trilogia della villeggiatura", che lo stesso Castri ha analizzato belle stagioni precedenti. Una proposta che pone l'accento sul lato melanconico dell'autore ed utilizza le scene di Claudia Calvaresi per disegnare ambienti di taglio realistico, segnati dal degrado, dall'incipiente miseria, dal logorio d'oggetti, abiti, arredi. Quanto al nucleo narrativo esso si riduce ai battibecchi fra due giovani innamorati, sotto gli occhi della sorella vedova e delusa della ragazza e di uno zio pazzo, che non ha la minima misura della rovina economica in cui è precipitato. Un testo e uno spettacolo belli e intelligenti che non concedono nulla alle mode "goldoniane". Una delusione per gli spettatori che considerano il drammaturgo veneto autore solo di arlecchinate, una boccata d'aria per tutti gli altri.

 

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