Il Giocatore

Testo di Carlo Goldoni (1707 - 1793); regia. Laura Sicignano; scene e costumi: Emanuela Pischedda; luci e musiche: Enzo Monteverde; interpreti: Roberta Andreoni, Massimiliano Carretta, Riccardo Croci, Marco Pasquinucci, Maurizio Sguotti, Cecilia Vecchio.

  URL: http://www.dramma.it/stampa/stampa34.htm

Il Giocatore è una delle sedici commedie che Carlo Goldoni scrisse in un solo anno, il 1750. Lo spettacolo proposto dal Teatro Cargo offre una lettura nuova e molto originale del modo di quest’autore che spesso è rappresentato con toni che oscillano fra burla e malinconia moralista. Qui i toni sono volti al pessimismo, lo stile predilige la cupezza, non ci sono finali liberatori o vagamente ottimisti, ma solo la prospettiva del vicolo cieco privo di sbocchi salvifici. Questo giovane benestante che non riesce a sfuggire al demone delle carte, è una classica figura “nera”, lo schiavo di un demone che non allenta mai la presa sino all’induzione al furto e al matrimonio di convenienza con una vecchia megera. I personaggi femminili sono anch’essi preda di un demone, quello del sesso, sommariamente nascosto sotto la voglia di matrimonio. Ossessione e lussuria sono le due chiavi che la regista Laura Sicignano usa per costruire una rappresentazione forte e sorprendente, densa di momenti geniali, come la scelta di rappresentare la partita a carte come uno scontro fisico virile. Le scene e i costumi d’Emanuela Pischedda tendono all’espressionista, con la dominanza di bianchi e neri, arredi enormi e sghimbesci, superfici riflettenti, un elemento in più per accentuare il tono da incubo della storia.

 
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