La dodicesima notte o quel che volete

Testo di William Shakespeare, regia Egisto Marcucci, scene e costumi Graziano Gregori, musiche Germano Mazzocchetti, movimenti coreografici Aurelio Gatti, luci Jurai Saleri, con Luciano Roman, Sabrina Capucci, Marisa della Pasqua, Sergio Basile, Gianni Giuliano, Dorotea Aslanidis, Virgilio Gazzolo, Michele De' Marchi, Giorgio Bertan, Michela Caddei, Alessandro Maggi, Andrea Romero, Hugo Betterman, Daniele Ferro, Pierluigi Pietroniro, Marianna Storelli.
"La dodicesima notte" è uno dei testi shakespeariani più ricchi di accadimenti improbabili, agnizioni, equivoci. La trama ruota attorno a due gemelli, un ragazzo e una ragazza, naufragati su un'isola il cui principe ama, non riamato, una bella del posto. La fanciulla, che crede morto il fratello, si finge uomo e s'innamora perdutamente del principe. Mentre la donna concupita dal sovrano s'accende d'amore proprio per lei. Una storia che attinge abbondantemente a "I Menecmi" di Plauto e a "Gli Ingannati", degli Accademici Intronati di Siena. Ciò che conta, dunque, non è la trama, bensì il linguaggio e la costruzione dei personaggi. Egisto Marcucci propone una lettura di questo testo in cui predominano gli estremi: la farsa spinta sino al lazzo, la melanconia travasata in un cupo senso di morte. La scena finale con il maggiordomo Malvolio, seminudo e in atto di autoimpiccarsi, affiancato alle coppie festanti è la miglior sintesi di questa proposta. Una lettura più convincente sul lato del riso che non su quello della melanconia, ma che, in ogni caso, rende lo spettacolo interessante e riuscito.

 

 

Globale