La leggenda aurea

Testo di Jacopo da Jarazze riscritto da Ennio De Concini, regia Tonino Conte, scene e immagini Emanuele Luzzati, costumi Bruno Cereseto, impianto scenico Emanuele Conte, canzoni Angelo Branduardi e Andrea Ceccon, con Alberto Bergamini, Enrico Campanati, Bruno Cereseto, Margherita Cazzuffi, Pietro Fabbri, Lisa Galantini, Andrea Narsi, Aldo Ottobrino, Mariella Speranza.

Tonino Conte continua la meritoria ricerca di luoghi da teatralizzare. Questa volta sono di scena il Museo, dove è esposta una statua funeraria di Jacopo da Varagine o da Varazze, il chiostro e la Chiesa di Sant'Agostino. Il filo conduttore lo offre il manuale devozionale "La leggenda aurea", scritto, nel tredicesimo secolo, da Jacopo e riadattato da Ennio de Concini. Il testo del frate domenicano, che fu anche Arcivescovo di Genova, è una raccolta di storie di santi. Vi attinsero grandi pittori per le loro rappresentazioni agiografiche: San Giorgio che uccide il Drago, il martirio di Sant'Orsola e delle diecimila vergini, Sant'Antonio nel deserto, … Come è costume di Conte, ciò che conta è la sistemazione scenica e l'inserimento di efficaci scenografie in luoghi fascinosi. La regia, intesa in senso stretto, viene dopo. Qui ha un colpo d'ala nel finale, con la lettura del cantico delle creature di San Francesco, un brano la cui dolcezza si fonde con la secolare bellezza delle austere navate della chiesa.

 

 

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