Nära livet, alle soglie della vita

Testo: Ulla Isaksson, Ingmar Bergman;  regia: Sergio Maifredi; scene: Emanuele Conte; costumi; Danièle Sulewic; interpreti: Enrico Campanati, Eva Drammis, Lisa Galantini, Anna Gualdo, Valentina Picello.

  URL: http://www.teatrodellatosse.it/stagione/pop/pa14.asp

Ingmar Bergman e Ulla Isaksson scrissero la sceneggiatura di Nära livet nel 1958. Il film è uno dei testi in cui meglio si sviluppa la capacità del regista svedese nel descrivere le psicologie femminili. Tre donne sono ricoverate nel reparto maternità di un grande ospedale. Una ha superato da poco un aborto spontaneo, un’altra attende gioiosamente il primo figlio, la terza è una ragazza madre che sta decidendo che cosa fare del piccolo che porta in grembo. Il finale avrà aspetti crudeli e ottimisti ad un tempo, con speranze tradite bilanciate da insperate aperture. Sergio Maifredi ha avuto l’ottima idea di prendere quella sceneggiatura e tradurla in uno spettacolo compatto e a tratti geniale. Il primo dato positivo viene dalla scelta di una scenografia fatta di grandi specchi che rimandano quanto avviene nella stanza e dichiarano l’intenzione di trasformare il palcoscenico in un riflesso dei grandi problemi della vita. Un altro punto di forza è la scelta d’attrici – Eva Drammis, Lisa Galantini, Anna Gualdo, Valentina Picello – bravissime nel rendere realisti e simbolici, ad un tempo, i loro personaggi. Enrico Campanati le affianca recitando tutti i ruoli maschili e lo fa con la consueta bravura. E’ uno spettacolo apparentemente lineare in realtà ricco e complesso che ci costringe a guardare in faccia la casualità e la fragilità di cui è fatta la vita.

 
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