Sogni e bisogni

Testo e regia : Vincenzo Salemme; scene e costumi: Aldo De Lorenzo; musiche: Antonio Boccia; luci: Gustavo Federici; movimenti coreagrafici: Domenico Belfiore; interpreti: Carlo Buccirosso, Vincenzo Salemme, Maurizio Casagrande, Roberta Formilli, Massimo Andrei, Teresa Del Vecchio, Ombretta Bertuzzi, Tiziana Bertuzzi.

Sogni e bisogni Vincenzo Salemme si è affermato come uno dei comici di punta nel teatro napoletano. Ha anche tentato la strada del cinema, per la verità con risultati piuttosto modesti. La sua comicità deve molto a quella dei grandi attori del passato, da Scarpetta a Totò ed è più una comicità d'attore che d'autore. Come drammaturgo Salemme ha intuizioni molto promettenti che raramente riesce a sfruttarle sino in fondo, traendone tutti gli umori che sarebbero possibile ricavarvi. Prendiamo, ad esempio, questo "Sogni e bisogni". L'intuizione di partenza, un uomo che si separa e dialoga con il suo organo sessuale, era quanto mai promettente. Promettente, ma non originalissima, visto che prima c'erano stati almeno un libro d'Alberto Moravia e un famoso disegno animato. Nel caso di Salemme la strada imboccata è quella della rivolta del suddetto attributo contro la vita pantofolaia e grigia fatta dal proprietario. Uno spunto non banale che si traduce, tuttavia, in una risposta non originalissima: l'incitamento al ritorno alla fantasia, anche se l'esito finale non sarà troppo incoraggiante. La macchina comica funziona a pieno regime, si ride spesso e gli attori sono bravi, soprattutto quelli di "spalla", secondo una tradizione napoletana che vuole i comprimari essenziali alla riuscita dello spettacolo. Una proposta divertente, professionalmente alta, ma che distilla solo una parte di quanto avrebbe potuto offrire.

 

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