Shaolin Kung Fu of China

Interpreti: i maestri di Kung Fu del monastero cinese di Shaolin.

Il Kung Fu è diventato famoso all'inizio degli anni settanta, quando alcuni film provenienti da Hong Kong e interpretati dall'atletico Bruce Lee ebbero un improvviso successo, trasformandosi in un piccolo caso sociale. Presto quel tipo di lotta, micidiale quanto acrobatica, diventò, per merito di registi d'origine cinesi come Ang Lee e John Woo, una sorta di balletto. Lo spettacolo Shaolin Kung Fu, invece, si rifà agli aspetti più spettacolari di quella disciplina, fondata 1.500 anni or sono in Cina, nel monastero di Shaolin da un monaco indiano. Il sant'uomo gettò le basi per una riforma del buddismo che univa meditazione, introspezione ed esercizio fisico. Quest'ultimo era riservato particolarmente ad una schiera di religiosi, detti monaci combattenti, cui era affidata la difesa della comunità. Arte difensiva per eccellenza, il Kung Fu nasce dalla concentrazione sul corpo al punto di sconfiggere il dolore e sullo sfruttamento, a proprio vantaggio, dell'aggressività dell'avversario. Lo spettacolo di cui parliamo punta più sullo straordinario che sul mistico, nonostante la cornice filosofeggiante in cui è inserito. Bastoni spezzati sulla schiena, teste che resistono a colpi di sbarre metalliche, contorcimenti degli arti, passeggiate su lame affilate, rotazioni su punte di lance appoggiate al ventre. Molte di queste cose si sono viste in spettacoli circensi o di contorsionismo, altre sono davvero sorprendenti. Tuttavia ciò che domina è un'aria d'esibizione fisica, più che una meditativa. Sorprendente, ma per nulla riflessivo.

 

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