Tre variazioni della vita

Testo di Yasmina Reza; traduzione: Rita Cirio; regia: Piero Maccarinelli; scena: Paolo Tommasi; costumi: Giorgio Armani; luci: Sandro Sussi;  interpreti: Mariangela Melato, Ugo Maria Morosi, Valentina Sperlė, Giancarlo Previati

Tre variazioni sulla vita, proposte dalla giovane autrice francese Yasmina Reza in una commedia di situazione che mette assieme teatro comico di parola e analisi psicologica. Un astrofisico e la moglie, consulente finanziario, ricevono un barone universitario e la consorte, che capitano in casa loro la sera del giorno prima della cena cui sono stati invitati. Imbarazzo generale, accresciuto dai pianti e capricci di un figlioletto che rifiuta di andare a dormire e la cui voce si ode fuori scena. Su questo canovaccio la drammaturga imposta tre situazioni in cui gli stessi personaggi mutano di registro. Si passa dalla situazione quasi farsesca del primo quadro, con lui pronto a qualsiasi bassezza pur di ottenere la protezione dell'accademico, alla seconda in cui č la moglie disposta a concedersi all'influente personaggio pur di facilitare la carriera del marito. La terza tappa punta pių sul drammatico, con il ricercatore che oscilla fra orgoglio e brama di potere, malinconia ed entusiasmo. Il testo č brillante, ritmato a punto giusto e gli attori ne propongono una rappresentazione d'ottimo livello. La regia, invece, appare sottotono, pių attenta a guidare gli interpreti con molta, forse troppa discrezione, che non a proporre una lettura originale del copione. In definitiva uno spettacolo lieve e molto piacevole, ma che scivola fra le mani come una manciata di sabbia e lascia poche tracce. 

 

Valutazione: 1 2 3 4 5