Un piede in 2 scarpe

Testi: Vedo il fondo di David Beronio e $ buste di Clemente Tafuri:; intermezzo: Carpazia, coreografia Veronica Righetti; regia: Clemente Tafuri e David Beronio; musiche: Gianluca Oggianu; scene: Francesca Conte; interpreti: Nadia Quadrelli, Antonio Ornano, Giusi Lorelli, Luca Donatiello, Andrea Bruschi, Roberto Bobbio, Gino Versetti, Fabrizia Rolla.

  URL: http://www.dramma.it/stampa/stampa55.htm

Un piede in 2 scarpe La compagnia Waltersteiner – il riferimento è ad un celebre film di Werner Herzog del 1974 – è un gruppo genovese che tenta una sua strada nel composito universo della scena. La peculiarità di questa compagnia è di voler essere, oltre che interprete, anche autrice dei testi che presenta e tentare una saldatura fra linguaggio teatrale e cinematografico. Un piede in due scarpe è l’ultima loro produzione e merita un giudizio articolato in due parti. I testi, anche se non privi di strappi, non sono banali e contengono alcuni guizzi molto apprezzabili. L’interpretazione e la regia, invece, inclinano sul modesto. Nei due episodi che compongono il dittico, più un intermezzo di cui non si sente davvero la necessità, il primo, Vedo il fondo, è quello più articolato e intrigante. Questo ritratto di una donna – vampiro che nasconde lussuria e intenti omicidi sotto i panni di una falsa vittima, ha non pochi lampi, anche grazie alla prestazione di Nadia Quadrelli che si rivela l’elemento più interessante del gruppo. La seconda parte, 4 buste, è molto, molto debole e non la risolleva neppure la buona vena di Roberto Bobbio nei panni di un demoniaco tentatore dai tratti malavitosi. In definitiva, una prova non del tutto negativa e alcuni attori da tenere d’occhio. Umberto Rossi

 
Valutazione: 1 2 3 4 5