Venga a prendere il caffè da noi

Testo Giuseppe Pavia, libero adattamento dal romanzo "La spartizione" di Piero Chiara, regia Armando Pugliese, scene Bruno Garofalo, costumi Silvia Polidori, musiche Antonio Sinagra, con Flavio Bucci, Carla Cassola, Daniela Marazita, Laura Pezzaglia, Claudio Angelini, Massimo Lello, Pasquale Platania.

"La spartizione" è un agile romanzo che Pietro Chiara pubblicò nel 1964 e da cui, nel 1970, Alberto Lattuada trasse il film "Venga a prendere il caffè da noi", magistralmente interpretato da Ugo Tognazzi. Da quello stesso testo e con il titolo già sperimentato sullo schermo, Armando Pugliese, regista, e Giuseppe Pavia, adattatore, hanno costruito uno spettacolo teatrale. L'ambiente è quello della provincia lombarda nella seconda metà degli anni venti. Qui le tre sorelle Tettamanzi, bigotte e sessualmente inquiete, sono soddisfatte da Emerenziano Paronzini, piccolo burocrate statale e fascista della prima ora. Purtroppo le voglie delle donne sono tali che il "marito in comune" finisce col lasciarci la pelle. Regista e interpreti guardano con particolare attenzione al connubio mito della forza - fascismo, laddove il romanzo s'interessa maggiormente a quello fra sesso e religione. Ne nasce uno spettacolo piacevole, molto ben interpretato da Flavio Bucci, Daniela Mrazzita, Laura Pazzaglia, Carla Cassola. Stonano, invece alcune imprecisioni: il partito fascista era Nazionale e non Sociale - tale si dirà solo dopo il 1943, con la Repubblica di Salò - mentre, dal 1926, i sindaci erano stati sostituiti con i podestà. 

 

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