Volo di notte (Vol de nuit)

Testo: Antoine de Saint-Exupéry (1900 - 1944); traduzione, adattamento regia e interpretazione: Italo Dall'Orto; scene: Armando Mannini; costumi: Elena Mannini; musiche: Giovanni Dall'Orto; luci: Alfredo Piras. 

  URL: http://www.mdteatro.it/

Antoine de Saint Exupéry scrisse Volo di notte nel 1931, dodici anni prima de Il piccolo Principe, il romanzo diventato un faro morale per più di una generazione. Italo Dall’Orto, autore e interprete di una delle più belle versioni teatrali del Piccolo Principe, propone ora una versione del testo più lontano e lo fa, se possibile, con ancor maggior bravura. Usa, come è suo solito, pochi oggetti di scena per raccontare la passione per il volo dell’autore, i cui resti sono stati ritrovati solo recentemente al largo di Marsiglia, dopo anni dalla scomparsa durante un volo di ricognizione bellica, nel 1943. Lo fa trasformando il forte sentimento del volare in imperativo etico ed in un’esigenza vitale che sfida qualsiasi avversità e persino lo spirito di conservazione. Quello di Saint Exupéry non è solo un impulso irrefrenabile al fare, ma l’imperativo di seguire, ad ogni costo, un percorso individuato come missione della vita. Il tutto racchiuso in una notte di uragano, vissuta nell’ufficio del direttore delle linee sudamericane di trasporto aereo postale. I piloti sono in difficoltà, rischiano la vita, le loro voci si fanno concitate, uno di loro si schianterà sull’immensa cordigliera Andina. E' un dramma filtrato dalla mente e dal cuore di un uomo che sa di essere il responsabile di quelle vite e di quella morte, ma che non rinnega nulla nel nome di un’idea grandiosa di progresso. Un sogno tecnologico che paga prezzi altissimi, ma a cui lui non può o non sa rinunciare.

 
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