Zenit

Testo: Barbara Petrini, Giampiero Rappa; regia: Giampiero Rappa; scene: Laura Benzi; costumi: Annalisa Recchioni; interpreti: Andrea Di Casa, Filippo Dini; Mauro Pescio, Giampiero Rappa, Antonia Truppo, Chiara Melli, Sergio Grissini.

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Fra i molti luoghi comuni in circolazione in campo culturale c’è anche quello secondo cui non ci sarebbero novità teatrali italiane degne d’essere viste. E' un'affermazione falsa e snob, felicemente contraddetta, ad esempio da questo Zenit di Barbara Petrini e Giampiero Rappa, uno degli spettacoli e dei testi migliori visti in questi anni. La compagnia Gloriababbi, nata da un gruppo d’allievi della Scuola del Teatro di Genova, si era già fatta notare con Gabriele (1998) e Trinciapollo (1999). Con Zenit, presentato a Genova in prima nazionale, il complesso compie un nuovo passo avanti sia nella costruzione del copione, sia nella recitazione. La scena è quella della sala centrale di una comunità terapeutica in disarmo, in cui convivono quattro ragazzi con turbe mentali e tre giovani educatori. Apparentemente non accade nulla, se non gli scontri, le tensioni e le esplosioni di tenerezze che ci si possono aspettare da una situazione simile, ma è il linguaggio a rendere drammatica e piena di significato questa apparentemente normalità. Sono frasi e gesti che disegnano alla perfezione un impasto di violenza e dolcezza, bisogno d’amore e ruvidezza. E' un quadro quanto mai lucido di quello smarrimento esenziale e sociale che marca buona parte del mondo giovanile. La recitazione, ben calibrata e misurata sia nei toni sussurrati sia in quelli gridati, rende ancor più affascinante uno spettacolo da non perdere.

 
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